Eroi e tributi
SUOR THOMASINE
Nel 1932, l’Ordine della Carità di Nostra Signora del Bene e del Perpetuo Soccorso nomina tre suore, tra cui Suor Marie Thomasine, per gestire il nuovo ospizio di Peille che accoglie i malati di Nizza. La gestione dell’ospizio e la presenza delle suore erano fonte di grande apprezzamento da parte dei pazienti e dei abitanti del paese. Ma la guerra scoppiò nel 1939 e il comune si trovò sulla seconda linea di fortificazioni di fronte all’Italia.
Nel 1943, i pazienti dissero addio alle suore e l’ospizio venne trasformato in una colonia sanitaria per i figli dei prigionieri di guerra.
Fondato ufficialmente dal governo di Vichy, il piccolo collegio, presentato come un campo vacanze, si trasformò in un pratico e discreto rifugio per bambini ebrei affidati alle cure esclusive delle suore, che erano assistite da un’infermiera con medaglia militare e da suo marito, oltre che da due ragazze del paese che avevano il compito di proteggerli giorno e notte. Gli arresti e le retate sono in aumento a Nizza. Le suore, tuttavia, garantiscono l’incolumità dei bambini. Alcuni di questi bambini, come Edouard Konopnicki, René Cappelletti o Jacques Morgenstern, da adulti hanno raccontato il loro periodo trascorso nel collegio di Peille e ricordano in particolare suor Thomasine che ha saputo regalare loro una vita rassicurante. Fu quindi con coraggio e dedizione che suor Thomasine, le altre due suore e il personale dell’ospizio riuscirono a proteggere questo gruppetto di bambini ebrei per quasi un anno ai margini delle deportazioni organizzate a soli 25 km di distanza. Quando il pericolo divenne troppo grande, i bambini e le loro famiglie vennero trasferiti in una zona centrale della Francia.
Fu su iniziativa di Eddy Konopnicki che il Dipartimento dei Giusti tra le Nazioni di “Yad Vashem” a Gerusalemme conferì a suor Thomasine il titolo di Giusta tra le Nazioni per aver saputo proteggere dei bambini ebrei a Nizza.