Peille Tourisme
Peille, France

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Cappelle e chiese mancanti

Cappelle e chiese mancanti

Peille, paese dalla ricca storia, annovera tra tutte queste meraviglie molte altre cappelle e chiese, ormai scomparse. Grazie a molte ricerche di Pierre Gauberti, possiamo trovare una traccia di questa storia religiosa che definisce Peille.

Esploriamo queste meraviglie.

Chiesa “Saint Symphorien”

Insieme alla chiesa di Santa Maria, questa cappella era uno degli edifici religiosi più antichi del paese. La tradizione locale ed alcuni documenti la collocano nel quartiere della Barma, ad est ed ai piedi dei vecchi bastioni. Venne inghiottita dalla frana di Concas alla fine del XVI° secolo.

Apparteneva ai canonici di Saint-Ruf e rimase tale fino alla sua scomparsa.

Cappella di Saint Antoine

Rivolta a nord-sud, questa piccola cappella si apriva a nord della piazza omonima (da allora ribattezzata piazza Carnot). Ad ovest confina con il forno comunale. Si pensa che sia stata costruita nel XVII° secolo.

In passato, il 17 gennaio, giorno della festa del santo patrono, al suo interno vi si celebrava una messa solenne alla quale partecipavano quasi tutti gli abitanti del paese.

Nel 1676, i verbali della visita canonica ci indicano che apparteneva al comune e che la sua manutenzione era resa possibile dalle offerte dei fedeli. Per mezzo secolo, la cappella di Sant’Antonio è rimasta in disuso. Inizialmente magazzino comunale, venne usata come stazione di polizia per le truppe di passaggio.

Poi l’altare maggiore venne raso al suolo ed il vicino panettiere se ne servì prima come forno e poi come negozio per vendere il pane. Oggi è ancora l’unico panificio del paese.

Cappella Saint Bernard

Situata a quindici minuti da Peille, sul passo chiamato anche San Bernardo, a nord del paese ed ai confini della pineta di Troùpeï, questa cappella si trovava ai confini con la vecchia strada che conduceva al col des Banquettes.

Orientata in direzione est-ovest, sembra essere stata ricostruita in un momento non meglio precisato. Era di proprietà degli eredi di Cyprien Barelli che la fece costruire nel 1649.

Nel 1714, Dom Jean-Baptiste Barelli continuava a celebrare Messe, ed il suo onorario veniva prelevato dal reddito di un pezzo di terra con piantati degli ulivi e situato nella regione della Verna.

Nel 1829 della cappella restano solo l’altare, i muri laterali ed il tetto.

Oggi, la cappella di San Bernardo è solo un cumulo di rovine occupate da una vegetazione esuberante.

Cappella di Saint Jean d'Ongran

Questa chiesa si trova a 858 metri sul livello del mare in cima alla scogliera giurassica dell’altopiano del col d’Ongran. Orientata secondo la regola classica sud-ovest, le rovine che rimangono ci permettono di capire che era lunga 10 metri, larga 5 metri ed alta indicativamente 4 metri. Un portico precedeva l’edificio sul lato ovest ed era largo circa 2 metri; a raso terra si vedono le fondamenta.

A sud ed all’esterno, un muro di sostegno molto spesso, in muratura, limitava il passaggio lungo il perimetro della chiesa dalla piccola frazione di Ongran. A sud-est, dei grandi appezzamenti di terreno delimitati da piccoli muri in muratura o a secco formavano sicuramente delle terrazze adibite alla coltivazione; l’ingresso si trovava sotto il portico ad ovest.

Questa chiesa mostra i resti di una costruzione che risale ad un’epoca anteriore al X° secolo. Deve essere stata costruita sul sito di un tempio pagano poiché la disposizione attuale sembra rimandare all’XI° o al XII° secolo.

All’interno della cappella troviamo una stele che è stata solo posizionata e probabilmente non si trova nella sua collocazione originale. La parte superiore della stele (o dell’altare) è stata scavata a forma di ellisse per essere probabilmente usata come fonte battesimale.

Cappella di Saint Jean des Lacs

Sul bordo dell’antica strada Peille-Monaco ed a un centinaio di metri a valle dell’agglomerato urbano di Les Lacs, c’era una piccola cappella dedicata a San Giovanni (l’evangelista).

Non ci sono documenti che ci permettano di precisarne la storia, ma dato che la zona è conosciuta dall’XI° secolo, potrebbe essere stato il primo luogo di culto di questa frazione.

Sul terreno di una proprietà privata è stato scoperto un vecchio muro in muratura, che sarebbero le fondamenta della cappella di Saint Jean des Lacs, conosciuta in passato anche come la cappella di Faissé.

Cappella di Saint Tibéri

Leggermente più ad est di Saint Martin, in cima al Monte Agello a 1.109 metri di altezza, si trovava una cappella dedicata a San Tiberio che i vecchi abitanti di Peille hanno sempre chiamato “San Tibeï”.

Fu probabilmente eretta agli inizi del XV° secolo dai canonici di Saint Ruf. Questa cappella, ricostruita più volte grazie alla pietà pubblica, venne completamente rasa al suolo dagli ingegneri militari quando fu costruito il forte, nel 1890.

Cappella di Sainte Thérèse

Alla Grave de Peille troviamo ancora una piccola cappella modesta rivolta verso est-ovest e dedicata a Santa Teresa. Si trova nel quartiere Moulin-Neuf (Mouïnôu), chiamato anche quartiere della Tinéta. È stato costruito verso la fine del XVIII° secolo, probabilmente prima delle grandi sommosse.

In passato, il clero di Peille veniva qui a celebrare la messa solenne in occasione della ricorrenza del santo patrono. Successivamente il nuovo proprietario fece costruire, sul versante sud del tetto, una stanza supplementare adiacente alla sua casa, che contribuì a modificare leggermente l’aspetto della cappella.

Attualmente l’altare è al suo posto con i suoi arredi abituali e la pala che raffigura Santa Teresa d’Avila. Purtroppo, questo edificio è stato trasformato: una parte è stata adibita a conigliera ed un’altra parte a cantina, con una collezione disordinata di contenitori di vino.

Cappella di Notre Dame de l'Assomption e di Sainte Lucie

Alla Grave de Peille c’era una seconda cappella dedicata a Santa Lucia, chiamata anche la Madonna delle Grazie o Nostra Signora dell’Assunzione. Aveva sede nel quartiere della Perga (conosciuto anche con il nome Raperga) ai margini del vecchio percorso pubblico di collegamento fra Peille e Nizza e subito dopo aver attraversato la valle di Faquin.

Venne fondata dal sacerdote Paul Bottino, con l’obbligo di celebrare sedici messe all’anno, più altre quattro. Esisteva dal XVIII° secolo, ma da allora è crollata.

In passato si celebrava una messa solenne il 13 dicembre in occasione della ricorrenza di Santa Lucia. Nel 1676 venne ordinato di dotarla di un crocifisso d’oro, di canoni d’altare e recuperare una chiave per la porta. A quel tempo, il rettore era il reverendo Pierre Levamis. Nel 1714, la cappella di Sainte Lucie era di proprietà dell’impiegato Pierre Antoine Levamis. Nel 1743 venne ordinato di riparare la volta e nel 1829 venne imbiancata per rinfrescarne le pareti e venne fornita una nuova pala. Nel 1836, fu ordinato che la cappella venisse dotata di un’inferriata per ogni finestra. Successivamente venne trascurata e gradualmente cadde in rovina.

“Basilica” di Ueïra

La basilica è in rovina, ma le pareti sono ancora al loro posto e permettono di farsi una chiara idea delle dimensioni e della forma dell’edificio a livello complessivo.

La forma è abbastanza curiosa, dato che si tratta di un parallelogramma lungo 17,25 metri e largo 10 metri all’esterno, con un arretramento verso l’interno nell’angolo sud-est. La chiesa, tuttavia, occupa solo una parte di quest’area in quanto comprende un corridoio con tre finestre che termina in una piccola stanza ad est che era, con grande probabilità, la sacrestia. Un’altra stanza che funge da vestibolo alla cappella occupa l’angolo sud-ovest e conduce sia alla cappella che al corridoio del vestibolo. La parete sud permette di accedere all’esterno attraverso un’apertura piuttosto originale ricavata tra la navata ed il muro sud; si tratta, con ogni probabilità, di un’uscita di servizio. L’abside è interna, a forma di ferro di cavallo, di tipo “semi-cupola”.

Questo vecchio edificio, orientato a est-ovest, è costruito con pietre piccole, ma tenute insieme da una malta molto dura. Le pareti indicano che il tetto era a due spioventi.

Nel documento riassuntivo delle donazioni o delle restituzioni fatte a Saint-Pons, verso il 1705, viene menzionata la cappella di Saint Simeon, ma il documento non parla della cappella di Ueïra, bensì di una proprietà. Questa proprietà passò poi al vescovo di Nizza e poi ai canonici di Saint Ruf. La conservarono fino al 1654.

Secondo gli archivi, tuttavia, sembra che in passato sia stata una commenda dei Cavalieri Templari sotto il vescovo di Nizza (1303-1316). Questa basilica, che aveva tutte le caratteristiche di una chiesa fortificata, perse probabilmente la sua importanza verso i secoli XV° e XVI°, in particolar modo quando la popolazione abbandonò gradualmente la frazione per avvicinarsi al paese; ben presto, cadde in rovina.

 

Cappella di Sainte Augusta o Agathe

La cappella di Sant’Augusta, a circa un’ora e mezza dal paese di Peille, si trova sul versante occidentale dell’altopiano di cespugli del Baous d’Ueïra, sul bordo della vecchia strada che collegava La Grave de Peille a l’Escarène.

Costruita probabilmente a metà del XVII° secolo, dipendeva dai Penitenti della Misericordia di Peille. Nel 1676 il tetto doveva essere riparato e nel 1697, l’intervento era stato completato e la struttura era in perfette condizioni. Dopo la rivoluzione del 1829, tuttavia, rimase aperta ed esposta alle intemperie, cadde in rovina e la pala venne lacerata. Nel 1836 vennero eseguite le riparazioni più urgenti. Tuttavia, se è vero che la cappella era ancora in piedi con la sua croce di ferro in cima alla facciata, va detto che dei vandali le hanno fatto visita e l’hanno svuotata di tutto ciò che poteva contenere prima che i rovi la invadessero e le pareti crollassero.

Cappella di Sainte Anna

Anche la cappella di Sant’Anna era molto conosciuta, pur essendo piuttosto lontana dal paese: era annidata in fondo ad un’immensa valle di ulivi, nel quartiere Verna (faïssa Castello), non lontano dal sentiero Peille-les-Clues.

Fondata nel XVII° secolo dal Reverendo Hyacinthe Fighiera, questa cappella aveva una dote. Era proprio dalle entrate di questa dote che venivano prelevati gli onorari per celebrare dodici messe all’anno. Nel 1697, venne trovata in buone condizioni e ben decorata, eccetto per una croce che doveva essere dipinta al centro dell’altare.

Appartenne prima alla famiglia Blanchi e poi all’ex-sindaco di Peille, il defunto Ange Robin, che la acquistò insieme ai due frantoi nelle vicinanze. Ogni anno, il 26 luglio, ancora all’inizio del nostro secolo, veniva celebrata la festa di Sant’Anna con una messa seguita da una festa campestre. Intorno al 1920, tuttavia, durante la costruzione della linea ferroviaria Nizza-Coni, la cappella di Sant’Anna venne completamente rasa al suolo in quanto si trovava sul passaggio.

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